HomePrimo pianoPasqua: gita fuori porta? Occhio alle prenotazioni e costi dei menu

Pasqua: gita fuori porta? Occhio alle prenotazioni e costi dei menu

Pasqua e Pasquetta fuori porta e lontano dai problemi delle prenotazioni. A pensarci l’Unione nazionale consumatori che, per l’occasione, ha stilato una serie di consigli.
Per chi intende andare in qualche ristorante è sempre utile prenotare in tempo, chiedendo anche il menu con i relativi costi. Si tratta di una giornata particolare e il rischio di non trovare posto all’ultimo minuto esiste, come pure esiste il rischio di trovarsi davanti a un conto eccessivo rispetto al servizio ricevuto. Muovendosi per tempo si possono evitare brutte sorprese e, soprattutto, evitare che una giornata serena nelle aspettative divenga carica di tensioni.

Se poi si è programmato un viaggio vero e proprio, è bene richiedere copia del contratto che si sottoscrive, accertando che faccia chiaro riferimento alle offerte contenute nel catalogo informativo: solo in tal caso il contenuto del catalogo (compreso la descrizione dei luoghi, dell’albergo, dei servizi accessori) entrerà a far parte del contratto e, quindi, sarà vincolante per il tour operator. 

Ci si può rifiutare di acquistare il pacchetto turistico se, in sede di prenotazione, viene richiesto un acconto superiore al 25% del prezzo: tale dato è rilevante anche perché, se si intende recedere dall’acquisto prima della vacanza per ragioni personali (recesso ingiustificato), il tour operator potrà trattenere soltanto l’acconto versato (e, quindi, al massimo il 25%). Diverso discorso, ovviamente, in caso di recesso per fatto non imputabile (recesso giustificato), quando si potrà pretendere la restituzione di tutto l’acconto versato.

L’Unc suggerisce anche che ci si deve rifiutare di pagare aumenti di prezzo, rispetto agli accordi, comunicati a pochi giorni dalla partenza: può capitare, infatti, che vengano richieste somme non preventivate magari adducendo l’imprevisto rincaro dei prezzi del carburante (estremamente probabile in tale periodo). Tali richieste non sono legittime perché, per legge, nessuna arbitraria modifica del costo del pacchetto può avvenire nei 20 giorni che precedono la partenza. 

Qualora l’aumento del prezzo venga comunicato prima di tale termine, non può, comunque, eccedere il 10% del prezzo originario: in caso contrario, si potrà recedere ‘giustificatamente’ dal contratto, ottenendo il rimborso di quanto versato.

Se si sottoscrive una polizza di assicurazione, leggere attentamente le condizioni contrattuali: attenzione, in particolare, alla previsione di franchigie, spese non rimborsabili, etc.. Qualora la destinazione sia un paese straniero, verificare la necessità di adempimenti burocratici o sanitari: documenti di espatrio, visto di ingresso, vaccinazioni.

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