Acquaroli rieletto presidente delle Marche
Con il 52,4% dei voti, Francesco Acquaroli è stato confermato presidente della Regione Marche, superando nettamente Matteo Ricci con oltre otto punti di distacco. Una vittoria che dimostra come, rispetto a cinque anni fa, i rapporti di forza tra le due coalizioni siano rimasti sostanzialmente invariati.
La sfida con Matteo Ricci
Cinque anni fa Acquaroli aveva conquistato la presidenza con il 49% dei voti. Questa volta non solo è riuscito a difendere la poltrona, ma ha anche incrementato i consensi percentuali. Ricci, di fronte ai dati reali peggiori degli exit poll, ha riconosciuto la sconfitta, telefonando al presidente riconfermato per congratularsi e ammettendo che l’inchiesta giudiziaria che lo ha coinvolto all’inizio della campagna elettorale ha inciso negativamente: «Una lotta impari», ha dichiarato.
Le reazioni politiche
Dal fronte del centrosinistra, la segretaria del PD Elly Schlein ha ribadito: «Non c’è alternativa al campo progressista. L’impegno unitario continua con determinazione». Ma dal Movimento 5 Stelle il presidente Giuseppe Conte ha frenato: «Dobbiamo prendere atto che la nostra proposta non ha convinto», con il partito fermo al 5,1%.
Fratelli d’Italia cresce, crolla la Lega
Sul fronte dei partiti, Fratelli d’Italia è il primo partito nelle Marche e passa dal 18,66% del 2020 al 27,57% di oggi. A questo risultato si sommano le due liste civiche a sostegno di Acquaroli Presidente, che raccolgono rispettivamente il 4,26% e il 2,64%.
La Lega subisce un crollo significativo, scendendo dal 22,38% al 7,39%. In crescita invece Forza Italia, che sale dal 5,89% all’8,64%. Noi Moderati ottiene l’1,62%, contro il 2,26% dell’Udc nel 2020.
I risultati del centrosinistra
Il Partito Democratico si attesta al 22,47%, in calo rispetto al 25,11% delle scorse regionali. Le due liste civiche a sostegno di Ricci ottengono il 7,16% e l’1,87%. Bene Avs, che raggiunge il 4,10%. Male invece il Movimento 5 Stelle, che scende dal 7,12% del 2020 al 5,13%.


